La cooperazione interterritoriale e transnazionale

Le politiche previste dalla Misura 19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER- Sottomisura 19.3.1 – del PSR Campania 2014/2020 riguardano due tipologie di attività: le attività di cooperazione intraprese tra GAL dello stesso Stato membro (cooperazione interterritoriale) e le attività di cooperazione tra GAL di più Stati membri (cooperazione transnazionale).

L’obiettivo generale delle politiche di cooperazione è quello di costruire scambi di esperienze e realizzare iniziative comuni tra territori rurali che condividono una serie di impegni su analoghe sfide, al fine di rafforzare l’integrazione delle strategie di sviluppo rurale in ambito nazionale ed internazionale, per superare le condizioni di isolamento delle aree rurali e favorire la crescita dei territori e dei soggetti partecipanti.

Il GAL Taburno Consorzio, attraverso l’attuazione della Strategia di Sviluppo Locale “T.E.R.RA.”, promuove iniziative di cooperazione che si propongono di valorizzare le produzioni locali rendendole fattori di attrattività del territorio e di promozione dello stesso in circuiti allargati, di intercettare la domanda emergente di forme turistiche e di consumo enogastronomico di tipo esperenziale e sostenibile, di favorire processi di benchmarking e scambi di know how e buone prassi. Tali obiettivi rispondono alla necessità di mettere a valore le risorse materiali e immateriali dell’Area di competenza della S.S.L. “T.E.R.RA.” creando e potenziando le reti territoriali e le interconnessioni intra ed intersettoriali.

Il GAL Taburno è partner di 1 progetto di cooperazione transnazionale e di 2 progetti di cooperazione interterritoriale.

 

Progetti di cooperazione transnazionale

  • Dieta Mediterranea e Resilienza Rurale in un’economia globalizzata

    Tema
    Sperimentare nuove attività di valorizzazione e promozione di prodotti e servizi dei territori rurali riconducibili alla Dieta Mediterranea e alle sue interconnessioni con lo sviluppo resiliente e sostenibile

    Principali obiettivi
    • Rafforzare il legame tra la dieta mediterranea e gli aspetti salutistici
    • Promuovere il legame tra la dieta mediterranea e l’educazione alimentare
    • Rafforzare il nesso tra dieta mediterranea e sostenibilità territoriale attraverso matrici ambientale, economica e sociale
    • Creare nessi virtuosi tra le comunità rurali, le loro conoscenze tacite, la convivialità e le modalità socializzanti di produzione e consumo con la valorizzazione commerciale delle produzioni ascrivibili alla dieta mediterranea
    • Rafforzare la presenza e l’identificazione del concept Dieta Mediterranea nei contesti extra locali e in ambito U.E.

 

Progetti di cooperazione interterritoriale

  • “Cammini e Sentieri d’Europa tra storia e spiritualità, turismo e cultura”

    Tema
    Sperimentare nuove attività di strutturazione, valorizzazione, promozione e riscoperta dei cammini e dei sentieri dei territori rurali riconducibili alle componenti storico, spirituale, culturale e turistica e alle interconnessioni con lo sviluppo dei territori stessi, incrementando la loro capacità competitiva e le opportunità di sviluppo dei territori interessati dagli itinerari

    Principali obiettivi
    • Tessere una trama appassionante e suscitare nuovi motivi di attrazione turistica attraverso luoghi dello spirito e percorsi a matrice storica e culturale
    • Organizzare un prodotto turistico emozionale, ricco di esperienze, perfettamente in grado di rispondere alle nuove domande dei mercati
    • Allestire un sistema imperniato sulla mobilità dolce e sull'attraversamento lento e rievocativo del territorio per consentire la percezione delle effettive eccellenze delle aree rurali
  • Rural Food Revolution

    Tema
    Valorizzare i sistemi alimentari tipici, le tipicità eno-agroalimentari e il turismo nei territori rurali

    Principali obiettivi
    • Promuovere l’assioma “Prodotto/Territorio” attraverso la valorizzazione dei sistemi alimentari tipici delle aree rurali
    • Sviluppare sistemi innovativi per l’incrocio tra le filiere tipiche e quella turistica
    • Codificare i valori dei sistemi alimentari tipici e le strette connessioni tra queste e la orografia, la cultura e gli stili di vita dei luoghi di produzione
    • Generare reti territoriali e interterritoriali per accompagnare processi di ricomposizione in filiera dei modelli alimentari tipici
    • Innescare e incentivare modelli di reti e strumenti intelligenti e innovativi capaci di sostenere il consolidamento della filiera corta e l’accesso a filiere allungate secondo l’approccio “g-local”